Trekking in Puglia: avventura e divertimento per la tua villeggiatura

 

Itinerario naturalistico/religioso nel Gargano

Uno scorcio di Monte Sant'AngeloIl presente percorso presenta aspetti di interesse paesaggistico e naturalistico oltre che religioso. Attraverso il bosco di Vieste si snoda un antico tratturo, che per secoli è stato impiegato da pellegrini e pastori per recarsi a Monte Sant’Angelo in onore di San Michele (29 settembre) e per raggiungere le fiere di bestiame, che si tenevano periodicamente in Monte Sant’Angelo, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo.

Descrizione del percorso:

L’itinerario inizia in località Sagro, presso l’area per pic-nic di Tacca del Lupo. Da qui parte una stradina, lunga 3 km, che condurrà alla località Iacotenente. Il sentiero condurrà in un’ampia e luminosa valle denominata “Piano di San Martino”; continuando verso destra, su uno sterrato in terra rossa, si giunge alla Piscina della Signora. Un sentiero sale fin sopra la città di Monte Sant'Angelo: non rimane quindi che attraversare l’ultimo pascolo e raggiungere, dopo tante fatiche, la silenziosa grotta del Santo, dove ha temine l’itinerario.

Durata media:
ore 9 circa

Lunghezza del percorso:
24 km

Livello di difficoltà:
Elevato
Impianti e attrezzature
Area Sosta Segnaletica

Altre informazioni:
Punto di partenza: Mattinata (FG) - Località: Sagro
Punto di arrivo: Monte Sant'Angelo (FG)

Approfondimento

Monte Sant’Angelo è uno dei centri più alti della Puglia. Da qui si gode un magnifico panorama sul Tavoliere e sul Golfo di Manfredonia. Un’interessante cittadina, per i suoi costumi e tradizioni, e naturalmente, per il Santuario di San Michele Arcangelo, luogo di pellegrinaggio rinomato in tutto il mondo cristiano.

 

Itinerario naturalistico nel Gargano

Panorama di Vico del GarganoQuesto viaggio si sviluppa completamente all’interno della Foresta Umbra, con partenza dal Villaggio Umbra ed arrivo alla caserma di Caritate, attraverso la località di Sfilzi. Pur marciando sull’asfalto, il percorso è piacevole in quanto si attraversa la foresta nella parte più ombreggiata. Qui gli alberi sembrano disporsi a galleria per dare frescura ai viandanti.

Il sentiero è interessante poiché attraversa la Riserva naturale di Sfilzi, caratterizzata da faggete d’alto fusto che s’intersecano con la Cerreta e più in basso da Carpino, Tiglio, Leccio e altre essenze. La riserva si estende lungo le pendici della Valle della Carpinosa, nella campagna di Vico del Gargano, a monte della cosiddetta “Fontana di Sfilzi”, con terreni, in tratti più o meno estesi, di roccia affiorante che deriva da calcari compatti con 17 liste di selce.

 

Descrizione del percorso:

La partenza è nei pressi dell’ex hotel-rifugio del villaggio Umbra: da lì si prenderà la strada asfaltata diretta a Vico del Gargano, fino alla caserma di Sfilzi, punto di partenza di un altro sentiero forestale che conduce a Caritate.

Esso è indicato con una tabella in legno e segnalato, come tutti i sentieri curati dai Forestali, da segni di color giallo marcati sugli alberi. una strettissima mulattiera in discesa, condurrà alla fonte di Sfilzi. Non tutti, però, riescono a trovare questa fonte, per cui, in caso di difficoltà, conviene andare avanti, seguendo sempre i paletti della riserva. Il viottolo continua a scendere fino ad arrivare ai 300 m s.l.m. di Caritate.

Durata media:
ore 5 circa

Lunghezza del percorso:
13,5 km

Livello di difficoltà:
Medio
Impianti e attrezzature
Segnaletica

Altre informazioni:
Punto di partenza: Vico del Gargano (FG) - Località: Sfilzi
Punto di arrivo: Vico del Gargano (FG) - Località: Caserma di Caritate

 

Approfondimento

La “Fontana di Sfilzi” è l’unica fonte permanente del Gargano, caratteristica per la sua originale costruzione e per la presenza del Tritone Italico (Triturus Italicus).

 

Itinerario naturalistico sui Monti Dauni

Rione Fossi innevatoLungo il sentiero sarà possibile ammirare diversi esempi di architettura rurale presenti nel territorio attraversando i rigogliosi boschi di querce secolari e conifere.

Si procederà da Accadia e dall'antico Rione Fossi, attraverso la località Paduli, dove particolarmente affascinante è la visione panoramica del vecchio centro abitato, la località Grotte, zona abitata in tempi remoti, per terminare a Sant'Agata di Puglia.

 


 

Descrizione del percorso:

Dal Rione Fossi, il percorso segue per un tratto la via dei Mulini. Poi, svoltando a destra, scende verso la località Grotte, ove incrocia la Provinciale Bastia.

Proseguendo, incrocia la strada comunale Grotte che si collega con la ex Statale 91 ter e seguendo la strada verso il Bosco Difesa imbocca un sentiero che conduce alla località Paduli. Il cammino riprende lungo il crinale parallelo al vallone delle Coste e giunge in località Fontana Nuova. Incrociata l’ex Statale 91 ter, si percorre una vecchia mulattiera che scende verso il torrente Frugno, per giungere infine a Sant’Agata.

Durata media:
ore 4

Lunghezza del percorso:
10 km

Livello di difficoltà:
Medio
Impianti e attrezzature
Segnaletica

Altre informazioni:
Punto di partenza: Accadia (FG) - Località: Rione Fossi
Punto di arrivo: Sant'Agata di Puglia (FG)

 

Approfondimento

L’ultima parte del percorso costituisce particolari emergenze per la presenza di punti d'acqua, emergenze architettoniche in prossimità del torrente consistenti in ruderi di un vecchio mulino ad acqua e di un vecchio ponte in pietra a più arcate, l'attraversamento del bosco Difesa e Coste con le varie essenze arboree e la possibilità di osservare elementi di fauna autoctona. Raggiunta la Provinciale Bastia, infine, si può proseguire verso i ruderi del convento di Sant’Antuono, di origine medievale, che si affaccia sul fiume Calaggio.

 

Itinerario archeologico naturalistico nel Gargano

Resti dell'Abbazia della SS. TrinitàL’itinerario ci porta dal bosco di Vieste a lambire la Foresta Umbra, per poi ridiscendere sugli altipiani della Tagliata fino ad arrivare sul Monte Sacro, noto per i ruderi dell’Abbazia della Santissima Trinità.

 

 

 

 

 

Descrizione del percorso:

Si parte dalla S.S. 89, al km 121.70 in località Sagro. Poco più avanti ci si trova nel bel mezzo del bosco di Sagro caratterizzato da grandi esemplari di alberi di Cerro.
Dopo circa 3 km di marcia, si arriva alla masseria Fusillo: da qui si prende la vallata posta a destra della masseria e si procede per Monte Sacro. S’imbocca quindi una stradina, inizialmente asfaltata, e percorrendola per circa 1 km si arriva ai pianori della Tagliata da dove si scorge, dominante, Monte Sacro, a forma trapezoidale. Finita la visita dell’abbazia bisogna ritornare sui propri passi fino alla S.S. 89 per prendere l’autobus di linea per Vieste.

Durata media:
ore 10 circa

Lunghezza del percorso:
21 km

Livello di difficoltà:
Elevato
Impianti e attrezzature
Area Sosta Segnaletica

Altre informazioni:
Punto di partenza: Mattinata (FG) - Località: Monte Sacro
Punto di arrivo: Mattinata (FG) - Località: Strada Statale 89

Approfondimento

Gli altipiani della Tagliata (600/700 m s.l.m.) sono così chiamati in quanto si narra che in questa località vennero ghigliottinati dei frati benedettini provenienti dalla vicina abbazia della santissima Trinità, rei di aver commesso un rapimento di contadinelle del luogo.

Le imponenti rovine dell’abbazia di Monte Sacro si estendono su un’area 30 di circa 6.500 m2, nascoste da una fitta vegetazione. L’insediamento benedettino è citato per la prima volta in una bolla papale di Stefano IX (1058), come cella dell’abbazia benedettina di Santa Maria di Calena. Entro il terzo decennio del XII secolo viene elevata a priorato e nel 1138 è già menzionata come abbazia. Nel 1481, abbandonata dai benedettini, l’abbazia di Monte Sacro è praticamente deserta e nel 1600 le sue mura erano già abbandonate a un inarrestabile processo di distruzione.

 

Itinerario archeologico naturalistico nel Gargano n° 2

Vieste sulla costa del GarganoQuesta passeggiata inizia dalla fine della spiaggia del Castello o Scialara (Lungomare Enrico Mattei a Sud di Vieste) e ci dà una carrellata dei paesaggi che si possono visualizzare sul Gargano a partire dalla fascia costiera fino all’entroterra, verso contrade poste a varie altitudini sul livello del mare.

 

 

Descrizione del percorso:

L’inizio dell’escursione è posta sul lungomare Mattei, all’ultimo bivio a destra, dove è posto il primo cartello. Si prende la strada a sinistra che porta al bivio della Chiusa. Al km 4.5 è posta la seconda indicazione svoltando a sinistra, dopo circa 1.5 km si arriva in località Tomarosso. Dopo un paio di km in salita si giunge in località San Salvatore. Proseguendo oltre si costeggia il primo cutino, fino a che si arriva, dopo altri 500 m, ai resti della vasta necropoli. Di qui bisogna tornare indietro fino al cartello 4 per poi girare a destra ed incontrare il terzo cutino, fino alla località Femmina Morta e terminare in località Sagro.

Durata media:
ore 6 circa

Lunghezza del percorso:
14,70 km

Livello di difficoltà:
Elevato
Impianti e attrezzature
Segnaletica

Altre informazioni:
Punto di partenza: Vieste (FG) - Località: Lungomare Enrico Mattei
Punto di arrivo: Vieste (FG) - Località: Sagro

 

Approfondimento

In località San Salvatore, situata a 400 m s.l.m., l'ambiente è altamente suggestivo perché caratterizzato dalla presenza di fenomeni carsici come i cutini (invasi che raccolgono 21 acque meteoriche), e da una vasta necropoli Dauna (VI – III sec. a.C.). Da San Salvatore si godono inoltre dei bei paesaggi: a Nord-Est si scorge l’abitato di Vieste e, quando ci sono buone condizione di visibilità, si notano all’orizzonte anche le isole dalmate.

Se si ha un pò di fortuna, in questa zona, si possono scorgere il Cinghiale, il Muflone, la Volpe, il Tasso, il Corvo imperiale, la Poiana, l’Upupa e molti tipi di falchi.