Biblioteca Comunale Ruggero Bonghi e Galleria Nazionale della Puglia “Girolamo e Rosaria Devanna”

 

Biblioteca Comunale Ruggero Bonghi

Uno scorcio di LuceraLa biblioteca comunale “Bonghi” è posta all’interno di Palazzo Mozzagrugno, sede del Comune. Con il suo patrimonio attuale di oltre 100.000 volumi rappresenta il punto di arrivo di un lungo processo di sviluppo e implementazione, iniziato nel 1817. Il primo nucleo librario su cui si fondò la biblioteca comunale fu quello lasciato al Comune dal marchese Giuseppe Scassa, che aveva acquistato a Napoli una parte della biblioteca privata del letterato arcade Paolo Rolli.

La biblioteca con i suoi bellissimi scaffali lignei ottocentesche vanta numerosissime edizioni rare, preziosi incunaboli che costituiscono ancora oggi il patrimonio più antico. La crescita della biblioteca fu favorita dalle donazioni delle famiglie aristocratiche del luogo, tanto che nel 1875 ospitava 9.000 volumi. L’ingrandirsi delle collezioni determinò problemi di spazio così che il Comune decise di costruire una palazzina ad hoc.

La palazzina fu inaugurata nel 1904 ed ospita tuttora la biblioteca comunale intitolata a Ruggero Bonghi. La biblioteca, che accoglie pregiate collezioni di giornali e riviste locali e nazionali datate a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, nel corso del ‘900 si arricchì ulteriormente anche grazie all’illuminata guida del direttore Gianbattista Gifuni che la diresse fra gli anni ’30 e gli anni ’70 del Novecento.
 

Contatti

Indirizzo: Corso Giuseppe Garibaldi, 74 - 71036
Comune: Lucera
Provincia: Foggia
Telefono: (+39)0881541219 - (+39)0881541219
Contact person: Michele Conte
Ente gestore: Comune di Lucera
Architettura: La biblioteca Bonghi è collocata in un edificio costruito ai primi del Novecento, annesso a Palazzo Mozzagrugno sede del Municipio.

Cenni storici

La scelta di creare una biblioteca pubblica a Lucera fu decisa dal decurionato e dal sindaco Onofrio Bonghi nel marzo del 1817. La biblioteca riscosse l’attenzione del re delle due Sicilie Ferdinando I di Borbone e fu diretta dal suo fondatore, il marchese Gaetano De Nicastri, sino al 1824, anno della sua morte.

Nel 1869 con la soppressione dei beni ecclesiastici la biblioteca si arricchì di 2000 volumi provenienti dalle biblioteche delle congregazioni religiose soppresse. La biblioteca nel 1904 fu sistemata nella sede attuale e intitolata a Ruggero Bonghi, intellettuale partenopeo ed esponente della Destra Storica di origini lucerine.

Collezioni

Fra i diversi fondi antichi della biblioteca Bonghi di rilievo l’emeroteca che conserva collezioni di riviste e giornali ottocenteschi e novecenteschi importanti come il Giornale delle due Sicilie; il Marzocco, il Fanfulla, la Domenica del Corriere, la Rassegna, la Critica, il Giornale d’Italia, il Corriere delle Puglie.

L’emeroteca conserva inoltre una raccolta di quasi duecento periodici stampati a Lucera e in Capitana fra l’Ottocento e la prima metà del Novecento il cui esemplare più antico è il Diomede settimanale stampato nel 1864. In questa collezione spicca la raccolta del “Foglietto”.

Da non Perdere

Il fondo "Salandra" conserva centinaia di lettere e documenti autografi originali dello statista Antonio Salandra, il presidente del consiglio che il 24 maggio 1915 dichiarò guerra all'impero austro ungarico portando l'Italia nel primo conflitto mondiale. Salandra, originario della vicina Troia esponente della destra liberale, fu fra i protagonisti della vita politica italiana per circa un quarantennio fra la fine dell'Ottocento e l'avvento del fascismo.

La biblioteca Bonghi è entrata in possesso di questa preziosa documentazione di scritti originali grazie a una geniale intuizione del suo direttore Gianbattista Gifuni che in occasione della dismissione di un palazzo di Troia, dove aveva abitato a lungo Salandra, cercò le carte dell'esponente politico, le trovò, riuscì a evitarne la distruzione e ne garantì il possesso alla biblioteca Bonghi.

Orari di apertura

Orario:
dalle 8.30 alle 13.00 - dalle 16.00 alle 19.00
Sempre aperto: No
Giorni di chiusura: Sabato
Orario Estivo
Orario continuato: No
Sempre aperto: No
Giorni di chiusura: Sabato

Note:
Periodo estivo Biblioteca Bonghi (Luglio/Agosto):
Lunedì e venerdì
dalle 8.30 alle 14.00

Martedì e giovedì
dalle ore 16.00 alle 19.00

Tipologia ingresso: Gratuito


Approfondimento

La biblioteca comunale Bonghi di Lucera è la più antica istituzione bibliotecaria laica della Puglia Settentrionale. Fra i suoi tesori comprende: 150 pergamene risalenti al Basso Medioevo con documenti regi angioini e aragonesi; 34 incunaboli, pubblicati fra il 1472 e il 1500, pochi anni dopo l’invenzione della stampa ad opera di Guttemberg.

Fra questi incunaboli di grande valore per la sua rarità è la Biblia di Niccolò Malermi risalente al 1477 e della quale esistono solamente altre tre copie a Roma, Bologna e Parma. Fra le opere del fondo antico della Bonghi si segnalano anche 855 cinquecentine, fra cui spicca il volume dell’umanista Leandro Alberti “La descrittione di tutta l’Italia” del 1551. Nel fondo antico sono presenti anche 3901 seicentine e 2700 volumi del ‘700.

 

Galleria Nazionale della Puglia “Girolamo e Rosaria Devanna”

Galleria Nazionale della Puglia, palazzo Sylos CalòNel luglio 2004 Girolamo e Rosaria Devanna di Bitonto, appassionati collezionisti, hanno donato allo Stato, tramite del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, una importante raccolta di 229 dipinti e 108 disegni, databili dal XVI secolo a tutto il Novecento. Il loro desiderio era la fruizione pienamente pubblica del bene senza sacrificarne il legame col territorio e la città di origine.

L'importanza del nascente Museo è nella peculiarità del suo patrimonio che, per la forte presenza di artisti stranieri, si presenta come offerta culturale eccentrica, nuova e stimolante rispetto ai tradizionali percorsi d’arte della maggior parte dei Musei storici italiani, in forte e quasi esclusiva connessione al territorio di appartenenza.
Come sede più idonea è stato individuato il cinquecentesco palazzo Sylos Calò.

Il percorso di visita articolato in cinque sezioni, dal Cinquecento al Novecento, accoglie circa 170 dipinti secondo un criterio prevalentemente cronologico, ma in ragione anche dei contesti cui appartengono le singole opere.

Contatti

Indirizzo: Via Gian Donato Rogadeo, 14 - 70032
Località: Palazzo Sylos Calò
Comune: Bitonto
Provincia: Bari
Telefono: (+39)0803716184 - (+39)0803716184 - (+39)0805285231 - (+39)0805285231
Tipologia del museo: Artistico
Orari di apertura
Orario continuato: Sì
da: 10.00 a: 20.00
Sempre aperto: No
Giorni di chiusura: Mercoledì

Tipologia ingresso: Gratuito

Approfondimento

Fuori percorso si presenta un delizioso frammentino di pittura su tavola con una Testa di santa, arrivato in donazione con una attribuzione orale di Federico Zeri al pittore trecentesco Giovanni da Rimini.
Il Cinquecento è rappresentato da artisti tra cui spiccano Il Veronese, El Greco e Giovan Filippo Criscuolo.
La collezione inoltre presenta qualche bell’esempio di pittura veneta con un Ritratto di gentiluomo, che per l’altissima qualità rinvia allo splendido capitolo della ritrattistica di ambito tizianesco e l’Ecce Homo di Leonardo Corona.

Ben rappresentati sono “i due secoli d’oro” della grande pittura barocca del Seicento e Settecento. Oltre Artemisia e Orazio Gentileschi, Beinaschi, Lanfranco, citiamo Bernardino Mei, Le Sueur, Velazquez, Melendez, Lorenzo Tiepolo, Füssli, Hamilton, Gros, Delacroix.

Altrettanto singolare è il nucleo di pitture tra Otto e Novecento dove pure - accanto a dipinti francesi, tedeschi, inglesi e danesi - spicca un consistente numero di opere italiane di ambito essenzialmente meridionale, con particolare riguardo agli artisti napoletani e pugliesi: da Gioacchino Toma a Giuseppe De Nittis, da Domenico Morelli a Giuseppe Casciaro a Francesco Netti, da Federico Rossano a Francesco Speranza, da Salvatore Fergola a Michele Cammarano, a Mancinelli.