Cicloturismo: Percorsi in Mountain Bike. Divertirsi in Puglia

 

Itinerario naturalistico sui Monti Dauni

Il Subappennino DaunoInteressante itinerario da percorrere in mountain bike attraverso le praterie d’altitudine e su per i monti Sidone e Cornacchia sino al Lago Pescara, un piccolo bacino lacustre naturale.

Descrizione del percorso:

L’itinerario prende origine dal centro abitato di Biccari (468 m) e si identifica con la strada rotabile che si collega al Lago Pescara (902 m), quindi prosegue, a fondo naturale, fino nei pressi di Monte Sidone (1051 m) dove raggiunge la linea di crinale che segue fino al Monte Cornacchia, che con i suoi 1151 m, rappresenta il rilievo più alto della Puglia, dominando con il Gargano, il Tavoliere. Attraversa prima una serie di aree coltivate e successivamente si inoltra nel Boschetto (sul versante Nord orientale di Monte Sidone), sino al Lago Pescara.

Durata media:
ore 3,30

Lunghezza del percorso:
8 km

Livello di difficoltà:
Elevato
Impianti e attrezzature
Segnaletica

Altre informazioni:
Punto di partenza: Biccari (FG)
Punto di arrivo: Castelluccio Valmaggiore (FG)

 

Approfondimento

Monte Cornacchia, con i suoi 1151 m, rappresenta il rilievo più alto della Puglia, dominando con il Gargano, tutto il Tavoliere. La sua natura geologica lo rende maestoso nel confronto con le piatte distese della pianura, ma nel contempo, si presenta con pendii sufficientemente dolci e con un profilo arrotondato in modo da renderlo, nella sua imponenza, non massiccio, ma invitante. Un vero balcone dal quale si può ammirare, con cielo limpido, l'intero Tavoliere, il mare Adriatico, il Gargano e, dalla parte opposta, la Maiella e il Gran Sasso, oltre ai monti del Matese.

 

Itinerario naturalistico sui Monti Dauni n° 2

Il lago di OcchitoIl percorso, tra i più lunghi e più belli di tutto il comprensorio, si snoda fra vari ambienti, dai boschi di conifere, frutto dell’intervento del Consorzio per la Bonifica della Capitanata, a zone coltivate, cespuglietti con prevalenza di lentisco, boschi riparali con dominanza di salice e pioppo, boschi di latifoglie residui delle antiche foreste che coprivano interamente il territorio.

In vari punti il sentiero offre scorci suggestivi sul lago spesso frequentato da uccelli interessanti, fra cui si ricorda l’airone rosso, l’airone cinerino, la garzetta, la nitticora, lo svasso maggiore, il tuffetto gru, vari tipi di anatre selvatiche e rapaci. Notevole la presenza di insetti fra cui rare ed interessanti farfalle. I mammiferi sono presenti in modo cospicuo: si possono incontrare il lupo, il cinghiale, la volpe, la donnola e la faina.

 

Descrizione del percorso:

Il sentiero si sviluppa sulla strada di servizio costruita dal Consorzio e si snoda in riva destra partendo dallo sbarramento e terminando in corrispondenza dell’ingresso nell’invaso del fiume Fortore, a livello del Ponte dei tredici archi che indica il confine fra Puglia e Molise.

Durata media:
ore 5,30

Lunghezza del percorso:
13 km

Livello di difficoltà:
Medio
Impianti e attrezzature
Segnaletica

Altre informazioni:
Punto di partenza: Celenza Valfortore (FG) - Località: Diga (sbarramento)
Punto di arrivo: Celenza Valfortore (FG) - Località: Ponte 13 Archi (Strada Statale 17)

Approfondimento

Il lago di Occhito è un grande bacino artificiale creato con uno sbarramento sul Fortore, un fiume lungo 110 km che scorre nelle province di Campobasso, Benevento e Foggia. Il lago segna il confine naturale tra la Puglia e il Molise.

 

Itinerario naturalistico sui Monti Dauni n° 3

L’itinerario si snoda lungo il tratturo Camporeale-Foggia. Un sentiero di rilevante importanza, sul quale, in passato, si praticavano i traffici commerciali tra la Campania e la Puglia, la prima ricca di frutta e verdura, la seconda di grano, olivi e sale.

Descrizione del percorso:

Il sentiero, parte dal Villaggio San Leonardo di Faeto, svolta a destra e continua su quella che fu l’antica via Traiana che portava fino a Brindisi. Dopo aver incontrato la masseria di S. Vito con la sua fontana antistante l’ingresso, si svolta a destra, imboccando la strada in ghiaia che conduce verso la Daunia, attraversando il parco eolico. Il panorama è uno dei più suggestivi: da una parte il Tavoliere, dall’altra l’Appennino. Scendendo si attraversano piccole macchie boschive che decorano i declivi delle colline rocciose, quindi dalla strada asfaltata si giunge a Orsara di Puglia.

Durata media:
ore 4,30

Lunghezza del percorso:
15 km

Livello di difficoltà:
Medio
Impianti e attrezzature
Segnaletica

Altre informazioni:
Punto di partenza: Faeto (FG) - Località: Villaggio San Leonardo
Punto di arrivo: Orsara di Puglia (FG) - Località: Strada Provinciale 123


Approfondimento

Il borgo di Orsara di Puglia appare di un bianco d’altri tempi, raccolto con tante piccole strade in pietra con le caratteristiche case basse. Tra gli alberi si staglia il complesso dell’ex abbazia di S. Angelo che nel 1228 ospitò i cavalieri dell’ordine di Calatrava dalla Spagna per bloccare l’azione dei Saraceni di Federico II. Da visitare anche la Grotta di S. Michele Arcangelo inglobata nella chiesa di S. Pellegrino.

 

La valle d’Itria

Veduta della Valle d'ItriaDa Gioia del Colle ad Alberobello, Locorotondo e Martina Franca, le perle della Valle d'Itria, con i loro esempi di architettura rurale, per poi riprendere il litorale barese sino a Monopoli.

 

 

Descrizione del percorso:

Dal centro di Gioia del Colle ci portiamo sulla SS100 dove svoltiamo in direzione Bari e seguiamo le indicazioni per Noci, che attraverseremo per poi imboccare la SP 161 in direzione Barsento. Seguiamo le cartelli per Alberobello e, una volta giunti, procediamo per le vie Trieste e Trento, fino ad imboccare la SP 172 e giungere al bivio per il Bosco delle Pianelle. Seguendo la direzione Martina Franca giungiamo all’incrocio con la Locorotondo/Martina Franca dove svolteremo a sinistra per Locorotondo. Proseguiamo per Fasano fino alla provinciale per Monopoli.

Durata media:
Tutta la giornata

Impianti e attrezzature
Area Sosta
Segnaletica

Altre informazioni:
Punto di partenza: Gioia del Colle (BA)
Punto di arrivo: Monopoli (BA)

Approfondimento

Alberobello, riconosciuta dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, conserva il segreto delle costruzioni in pietra a secco, i trulli, caratteristiche abitazioni, presenti in gran numero all'interno del centro storico.

 

Pedalando nelle Murge

La Murgia con un tipico muretto a secco in primo pianoDa Ruvo di Puglia, un viaggio tra le bellezze della Murgia barese, tra campi coltivati, muretti a secco, ulivi secolari e antiche masserie.
 

Descrizione del percorso:

Da Ruvo prendiamo la provinciale per Calendano e seguiamo le indicazioni per Masseria Patanella e Poggiorsini. Dopo alcuni chilometri, l’asfalto si interrompe proprio in corrispondenza della parte più alta delle Murge. Dalla SS 230 proseguiamo fino al bivio con la SP 202, e svoltiamo a sinistra. Di qui, una discesa ci porterà all’incrocio con la SS 230, fino al bivio con la SP 202. Svoltiamo a sinistra fino all’incrocio con la Corato/Gravina, ancora a sinistra fino all’incrocio con la SS 378 e proseguire per Corato, quindi, superando una serie di bivi, raggiungeremo la città di Ruvo di Puglia.

Durata media:
Tutta la giornata

Punto di partenza: Ruvo di Puglia (BA) 

Punto di arrivo: Ruvo di Puglia (BA)